TarjaLaura |
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| Pubblicata oggi sul www.sanremoworld.itUna notte d'ottobre con Larry Camarda, seduti in un locale nel centro storico di Sanremo tana del "nostro" uomo, un momento giusto per capire chi è e cosa fa nella vita. In due parole Larry, chi è?Un sognatore visionarioIl primo incontro tra te e la musica?Mio zio era un chitarrista molto bravo e già alla tenera età di 4 o 5 anni avevo confidenza con chitarre, registratori, armoniche ed altro, poi da adolescente ho iniziato a suonare.Ratamacue... il mito vivo della musica del Ponente. Com'è nata?Dopo varie esperienze io e Enzo Cioffi, il batterista con cui ho suonato oltre 20 anni, abbiamo pensato di fondare una band per lavorare assiduamente nei locali, poi in breve tempo si è trasformata in una band di rock d'autore visto che sia io che il cantante Raffaele Arieta scrivevamo canzoni con facilità, abbiamo poi inciso due album ed eravamo praticamente l'unica band che nei locali riusciva a suonare pezzi propri senza stancare il pubblico, eravamo molto amati ed abbiamo aperto la strada del live nel ponente.Vi vedremo ancora suonare insieme? Un come-back?Non credo, ci abbiamo provato 2 anni fa ma giusto come regalo ai fans, ma ormai penso che un sogno così non ritornerà più, tanto per citare Modugno.Il tuo Rock in the Casbah, ieri, oggi e domani?Una scommessa vinta, un sogno realizzato e un figlio da crescere sano e forte.Come ti occupi oggi della musica?Ho iniziato a suonare a 13 anni in giro con varie bands, qui a Sanremo insieme a molti compagni dell'epoca ho sempre cercato di produrre concerti, eventi e avvenimenti culturali fin dagli anni '80. Mi sono occupato tre le varie cose di mostre artistiche e per un certo periodo ho anche disegnato fumetti. Il disegno è un altra mia passione che ormai coltivo in segreto
La musica è stata per me sempre la cosa più importante e come musicista e songwriter mi sono tolto molte soddisfazioni, sono stato membro fondatore della Ratamacue band e insieme ai miei compagni d'avventura ho realizzato un sogno che si chiama Rock in the Casbah, una rassegna musicale estiva collocata nel centro storico di Sanremo che in pochi anni è divantata il fiore all'occhiello delle manifestazioni estive del Comune di Sanremo.
Negli ultimi tempi ho un pò abbandonato il palco per dedicarmi ad organizzare eventi musicali e concerti nei locali. Mi sono occupato tra le varie cose di Sanreoff, Sanremolab Live, Festa della Musica, Red Music Festival, Notte Bianca oltre al sopracitato Rock in the Casbah. Inoltre cerco con la mia esperienza di aiutare le giovani realtà muicali a trovare spazi e occasioni per mettersi in mostra, suonare e crescere artisticamente.Ti avvali di collaboratori per il tuo lavoro?Certamente. Intanto per Rock in the Casbah ed altri eventi i miei collaboratori storici sono Enzo Cioffi, Giancarlo Forte e Angelo Giacobbe. Nel tempo comunque si è creato un mio team in modo naturale e vorrei citare i miei più stretti collaboratori che sono Simone Parisi ormai indispensabile, dj, presentatore, autista, coordinatore e tanto altro, Silvia Richichi che si occupa di fotografia e internet ed il giovane Alessandro Lanteri anche lui prezioso collaboratore. Presto se ne aggiungeranno altri e diventemo una grande famiglia.La situazione musicale del Ponente?Secondo me non è mai stata florida come negli ultimi due anni. Ma ci sono naturalmente ancora tanti problemi e comunque bisogna considerare che paghiamo una crisi che si sente in tutto il territorio nazionale. Ma Sanremo è Sanremo, e qui non abbiamo niente da invidiare anche verso le grandi città.Ho sentito parlare dei nuovi progetti nel campo musicale, ci vuoi rivelare qualcosa?Non è mia abitudine parlare di progetti ancora in fase di progettazione, posso solo dire che all'orizzonte c'è qualche cosa di interessante.La nuova stagione musicale sta per iniziare, qual'è sarà il prossimo evento per cui lavori?Forse un progetto legato al Tenco e sicuramente il Capodanno nella Pigna il centro storico di Sanremo, un evento che l'anno scorso ha avuto un grosso successo e molto gradimento da parte del pubblico, è stata un idea di Angelo Giacobbe in cui ho creduto subito.Se potessi mandare una lettera aperta ai musicisti, aspiranti e non, cosa scriveresti?Una lettera sarebbe troppo lunga,magari una cartolina con su scritto "Suonate e credete nei vostri sogni".Sogni nel cassetto ancora da raggiungere?Vorrei raggiungere un alto grado di professionalità nella musica e mi piacerebbe che un giorno nella città di Sanremo nascesse un locale specializzato e costruito per la musica live.Per approfondimenti: Myspace di Larry, Myspace di Ratamacue, Myspace di Rock in the Casbah
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