80' e Hardcore in Italia, quando davamo banane a tutti

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Fabiosaccoccia
view post Posted on 25/5/2009, 14:04 by: Fabiosaccoccia




per quanto mi riguarda l'hardcore, e quello italiano in particolare, ha contribuito molto alla mia "formazione" musicale - se è possibile usare questo termine a mio proposito. tutti quei gruppi storici che furono raccolti in una compilation distribuita da rudy medea (il cantante degli indigesti, assenti nella compilation, attraverso la sua distribuzione widerecords) e intitolata "the furious years of italian hardcorepunk", in cui sono raccolti vari 7 pollici di gran parte della gente sopracitata, ricordo i declino, i peggio punx, gli eu's arse, i wretched, i fall out, gli impact e altri, mi hanno entusiasmato molto e continuano a farlo.
In realtà questa complilation la possedevo già prima di comprarla: era una cassettina registrata senza i titoli regalatami da zaffa, l'attuale chitarrista degli stoner genovesi christopher walken e ex chitarrista del gruppo death freack demenziale dei falliti. comprai la compilation ed ebbi per le mani le stesse canzoni della cassettina in cd, con titoli, testi e tutto..non sapevo fosse la stessa compilation. poi approfondii il discorso cattandomi altri dischi, ricordo fra tutti il seminale osservati dall'inganno degli indigesti, e ne trassi estremo giovamento, in quanto cercavo qualcosa che fosse in grado di esprimere e sublimare la mia incazzatura adolescenziale, pura, senza filtro, e spesso idiota. ma sarebbe riduttivo parlare dell'hardcorepunk italiano solo come di una valvola di sfogo per l'elettricità giovanile che è o è stata dentro ognuno dinnnnnoi. il contributo fondamentale di questo ambito musicale in italia, e non solo, penso sia preziosissimo soprattutto in termini di autodeterminazione e indipendenza, anche a giovamento di chi della scena hardcorepunk non ha mai fatto intenzionalmente parte. moltissimi dei gruppi sopracitati erano politicamente attivi e legati a realtà importanti dell' "indipendenza" in genere, dai centri sociali alle autoproduzioni, alle realtà indipendenti estere. questa musica furibonda, sostenuta da sentimenti di rabbia, frustrazione, ribellione, dalle sfumature spesso "morali" (essendo la società e la politica uno degli argomenti più cant....hmm.....URLATI) credo abbia permesso spazio anche ad altre realtà indipendenti, non necessariamente di cultura o in divisa da punk, che hanno giustamente sfruttato l'onda d'urto per incanalare la loro forma espressiva particolare. si pensi ai CCCP, che pur non essendo mai stato un gruppo classicamente punk, sono sempre stati dai più assimilati a quella scena, arrivando a incidere senza imposizioni addirittura per la virgin, se non erro, partendo proprio da quei principi di indipendenza e autodeterminazione presenti nello spirito punk, quello vero. l'hardcorepunk italiano è stato per la musica alternativa un pò come un amico gigante che sgomita e crea il vuoto attorno a sè, e a te, permettendoti di passare con meno pericoli, ovunque tu voglia andare.

hardcorepunk italiano amico gigante che sgomita per te che sei o fai l'alternativo. e senza chiedere nulla in cambio.

ci sarebbero altre cose che vorrei dire..per esempio a proposito dell'integralismo culturale o estetico che può essere riscontrato in moltissime realtà punk in tutto il mondo, dogmatismi che a me personalmente fanno ridere. ricordo per esempio un'intervista a henry rollins quando negli anni ottanta venne a suonare a milano coi suoi black flag, e la gente - che si aspettava di vedere i classici punkettoni crestati coi ratti che gli escono dal culo - era rimasta shockata dal batterista perchè si vestiva come un fricchettone psichedelico e aveva la barba e i capelli lunghi...pur essendo IL batterista punk per eccellenza insieme al batterista dei dead kennedys (anch'egli anomalo, in quanto nero e rastamanno)...ma se vuoi fare il punkabbestia non puoi neanche lontanamente trasmette una vaga idea di conformismo, non devi badare all'esteriore. ecco il limite del punk: quando diventa un decalogo culturale, musicale ed estetico, quando devi essere per forza anticonformista, trasformandoti di fatto in un conformista al contrario.

oltretutto non è raro incontrare gente con la cresta e i pantaloni scozzesi che interpreta la parte del punkabbestia e poi va a farsi infilare le pattine da mammina.

esiste una restospettiva interessante per chi è appassionato di punk italiano, "costretti a sanguinare" (titolo mutuato da una canzone dei germs - quelli dove suonavano il cantante psicopatico darby crash e pat smear, che poi entrò nei nirvana poco prima che...) di un certo marco philopat, che descrive la realtà del centro sociale più attivo nella scena punk anni ottanta, il virus di milano, attorno al quale hanno gravitato molte bands che hanno fatto la storia di questa mondiale...nicchia.

comunque già che siamo in tema

POLIZIA by Impact

"sfrecciate veloci per le strade con le sirene spiegate
troppo casino fanno i compagni in quel corteo di piazza
urlano il loro sfruttamento contro i fottuti padroni
intervenire subito, disperdere i dimostranti

ma chi credete di essere? perchè usate le armi contro il popolo?
volete fare il vostro dovere calpestando tutto e tutti
togliendo a noi la nostra libertà
violenze vostre e frustrazioni accumulate
e non capite che siete manovrati dal governo così come i suoi loschi traffici

eccovi lì appostati
con i vostri fucili puntati
il primo che fa un passo è finito
vi conosciamo uno ad uno

neanche la musica ci fate ascoltare
venite ai concerti coi gas lacrimogeni
ci sbattete dentro per il nostro vestito
suoniamo per dire ciò che pensiamo
di questa società in mano alla polizia
di questo governo di cui voi siete la bandiera
di questo governo di cui voi siete la bandiera

bastardi"

e ancora

NO NON SIAMO COME VOI by peggio punx (o declino?)

"come i vostri paradisi come i vostri eroi,
come i vostri artisti come le vostre religioni
no, non siamo come voi
no, non siamo come voi
no, NON SIAMO COME VOI"

old school che dura.

Ciao Al3k0s :drk:

Edited by Fabiosaccoccia - 25/5/2009, 21:13
 
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3 replies since 22/5/2009, 19:44   406 views
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